CAPITALE O RENDITA?

I termini di quiescenza sono maturati… ora arriva il momento della scelta!

Le forme previdenziali sono finalizzate per la realizzazione di una rendita integrativa alla pensione obbligatoria, ma in alcuni casi è possibile chiedere che il montante maturato sia liquidato in un’unica soluzione.

Per la precisione, il 50% del montante è sempre possibile chiederlo, l’importante che il restante 50% sia erogato sotto forma di rendita.

Ma quando è possibile ritirare TUTTO il montante? Quando il 70% del montante, al netto delle eventuali anticipazioni, convertito in rendita non superi il 50% dell’assegno sociale in vigore all’epoca della percezione.

Vediamo un esempio pratico:

L’assegno sociale su base annua per il 2014 è di € 5.818,49, per cui il 50% risulta essere: € 2.909,25.

Prendiamo in esame il Fondo Cometa, essendo il fondo chiuso con più aderenti, attualmente come tavola di mortalità per la conversione in rendita si basa sulla IPS55DIFF, dove vengono differenziati i tassi per età e sesso.

I vari piani stanno aggiornando le tavole alla più consona IPS55U, tavola “unisex” che non fa più distinzioni di sesso.

Per il nostro esempio utilizziamo un uomo ed una donna di 66 anni, i montanti “limite” per avere liquidato l’intero importo risultano quelli nella tabella sottostante. Di conseguenza se l’età di quiescenza fosse più bassa i montanti potranno essere maggiori in quanto la conversione in rendita risulterebbe minore.

MONTANTE INTEROMONTANTE 70%RENDITA ANNUA
UOMO 66 ANNI€ 86.000,00€ 60.200,00€ 2.874,05
DONNA 66 ANNI€ 102.000,00€ 71.400,00€ 2.906,61

Come dicevo queste differenze di sesso pian piano spariranno unificando i risultati.

Qualora il montante si avvicinasse ai limiti di cui sopra ricordo che è sempre possibile:

– interrompere il piano dei versamenti;

– ridurre l’importo del versato;

– aprire un nuovo piano ad una persona fiscalmente a carico;

– chiedere l’anticipo del 30% del montante.

 

RENDITE REVERSIBILI?

Tutti i piani, comunque offrono più di un tipo di rendita.

Oltre a quella immediata che viene riconosciuta al pensionato finché è in vita e poi cessa alla sua morte, è possibile optare per altre formule, sicuramente di importo inferiore rispetto alla prima ma con garanzie di non perdere il capitale in caso di un evento troppo prematuro.

Le alternative più comuni sono:

– RENDITA CERTA 5-10 ANNI: Tale rendita è adatta per chi desidera essere sicuro di ricevere una rendita certa  per un periodo di anni stabilito (5 o 10) e che la stessa  venga erogata ai suoi beneficiari  nel caso in cui muoia. Allo scadere di tale periodo, se il pensionato è ancora in vita, continuerà a ricevere la rendita fino al suo decesso. I beneficiari   designati   possono    essere   modificati   anche   dopo   l’inizio dell’erogazione della prestazione.

– RENDITA REVERSIBILE: Pagamento di una rendita all’aderente fino a che rimane in vita e successivamente, per l’intero importo o per una frazione dello stesso, al beneficiario designato, se superstite. La rendita si estingue con il decesso di quest’ultimo. Tale rendita è adatta per chi desidera proteggere in particolare un superstite dall’eventuale perdita di una fonte di reddito in caso di decesso. Il beneficiario designato non può essere modificato dopo l’avvio dell’erogazione della prestazione.

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