Pensione anticipata

PENSIONAMENTO ANTICIPATOpensione anticipata

La pensione di anzianità non esiste più. Dal 1 Gennaio 2012 è sostituita dalla pensione anticipata.
Regola la possibilità di un pensionamento con età inferiori a quella prevista per la pensione di vecchiaia, ed è consentita al raggiungimento di un requisito contributivo minimo pari, nel 2012, a:

• 42 anni ed 1 mese (ulteriormente incrementato di 1 mese ogni anno fino al 2014), per gli uomini;
• 41 anni ed 1 mese (ulteriormente incrementato di 1 mese ogni anno fino al 2014), per le donne.

Inoltre, dal 2013 viene esteso anche al pensionamento anticipato il meccanismo di incremento relativo all’aspettativa di vita. Nel 2013 per questi lavoratori scatteranno, quindi, ulteriori 3 mesi ai quali si aggiungeranno altri 4 mesi dal 2016. Nel 2019 l’incremento dell’età legato all’aspettativa di vita diventerà biennale, così come diventerà biennale la revisione dei coefficienti. È evidente che tale automatismo spingerà sempre più avanti l’età di pensionamento come dimostrato dalla relativa tabella.

tabella pensione anticipata (tratta dal rapporto 2012 del Nucleo di Valutazione della Spesa Previdenziale)


Tuttavia, sono stati introdotti dei disincentivi per chi chiede la pensione anticipata prima dei 62 anni di età: subirà una penalizzazione, sulla quota di pensione maturata prima del gennaio 2012, pari all’1% per ogni anno di anticipo entro un massimo di 2 anni e al 2% per ogni anno ulteriore ai primi 2.

Per chi ha cominciato a versare la contribuzione successivamente al 1 gennaio 1996: Per i lavoratori iscritti per la prima volta al sistema pensionistico pubblico a partire dal 1996 (cioè i lavoratori interamente assoggettati al regime contributivo), è previsto un ulteriore canale di accesso al pensionamento anticipato.

Essi possono accedere al pensionamento con un età inferiore a quella prevista per il pensionamento di vecchiaia, fino ad un massimo di 3 anni, se in possesso di almeno 20 anni di contribuzione ed un importo minimo di pensione non inferiore a 1.200 euro mensili nel 2012 (che corrisponde a 2,8 volte l’assegno sociale nello stesso anno).
Tale importo è indicizzato in funzione della media mobile quinquennale del PIL nominale.
Il vincolo di un importo minimo di pensione relativamente elevato sostituisce, di fatto, il requisito contributivo minimo di 35 anni previsto dalla normativa precedente per l’accesso al pensionamento anticipato nel regime contributivo.
Il valore soglia è stato determinato al fine di garantire, in media, l’equivalenza nell’età di accesso al pensionamento e preservare un livello di adeguatezza delle prestazioni.

 


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